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Delitto di Arce, omicidio di Serena Mollicone

Serena Mollicone, la Procura chiede di riaprire il caso dopo l’assoluzione della famiglia Mottola

Dopo l’assoluzione di tutti gli imputati, la Procura generale presenta ricorso in Cassazione per la famiglia Mottola e chiede che venga disposto il rinvio alla Corte d’Assise Appello in altra composizione.
A cura di Alessia Rabbai
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Serena Mollicone
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La Procura generale presso la Corte d'Appello di Roma ha presentato il ricorso in Cassazione contro la sentenza di assoluzione in secondo grado nei confronti di di Franco, Marco e Anna Maria Mottola. Questa la richiesta, dopo l'assoluzione di tutti gli imputati con formula piena nel processo per l'omicidio di Serena Mollicone, la diciottenne scomparsa da Arce il primo giugno del 2001 e trovata morta in un bosco.

La richiesta fa riferimento alle dichiarazioni fatte allora dal brigadiere Tuzi, il quale aveva detto che Serena Mollicone il giorno della sua scomparsa era entrata nella caserma dei carabinieri di Arce. La Procura, che aveva già annunciato il ricorso ad inizio novembre, domanda che venga disposto il rinvio alla Corte d'Assise d'Appello in altra composizione.

Il ricorso della Procura in Cassazione contro l'assoluzione dei Mottola

Per il sostituto procuratore i giudici non avrebbero motivato in maniera sufficiente ed esaustiva la sentenza, pur riconoscendo la valenza accusatoria degli elementi acquisiti dagli atti. La Corte inoltre, pur ritenendo che le dichiarazioni di Tuzi abbiano un'intrinseca attendibilità, che rappresentino un tassello importante per ricostruire la vicenda della morte di Serena Mollicone, non è arrivata sempre per la Procura ad un esito coerente.

Il processo per l'omicidio di Serena Mollicone

Nel processo per l'omicidio di Serena Mollicone sono stati assolti tutti gli imputati, oltre alla famiglia Mottola, anche i Vincenzo Francesco Quatrale e Francesco Suprano. L'assoluzione è c'è stata già con la sentenza di primo grado e la Corte d'Assise d'Appello l'ha confermata. Il ricorso in Cassazione presentato dalla Procura generale riguarda solo i componenti della famiglia Mottola e non gli altri due carabinieri Quatrale e Suprano.

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